Abstract
L’amore ha orientato la libera scelta di Maria e di Gesù, facendo sì che degli esseri umani, proprio perché umani, potessero offrire l’alternativa della salvezza all’intera comunità umana, della quale essi stessi erano parte. Nella concezione steiniana di Bildung, l’amore è il medesimo sentimento alla base di quella comunità, sia essa la famiglia, la scuola, il popolo, lo Stato o il chiostro – tutte forme che andremo a considerare nel presente lavoro – che voglia quanto più possibile tendere al modello comunitario perfetto: la comunità eucaristica. In essa, i fedeli suggellano la fisionomia del corpo di Cristo, facendosene membra e accolgono, al contempo, in sé, con l’ostia consacrata, il corpo eucaristico stesso, in un’autentica reciprocità che rispetta entrambi i termini coinvolti nella relazione.
La comune matrice umana definisce dunque uno dei due livelli di realizzazione del processo di formazione della persona umana, il quale tuttavia parimenti prevede anche un altro piano di attuazione, che inerisce invece lo sviluppo di quelle particolari predisposizioni instillate da Dio nel singolo in forma seminale. È sulla percezione di questa dialettica di appartenenza e, al contempo, estraneità di fronte all’alterità, che si fonda la postura empatica, ampiamente tematizzata da Stein.