Ripensare l’identità: nuove prospettive di teoria critica

Abstract

Da una prospettiva sociologica, il concetto di identità (dal latino idem, lo stesso) può essere efficacemente descritto come l’insieme di due processi fra loro interrelati: il processo di individuazione e quello di identificazione (Gallino 1987). Individuazione significa, per l’individuo, capacità di osservare una differenza tra sé e l’altro da sé, di differenziarsi dal mondo esterno, e di mantenere, nel tempo, il senso di tale differenza. Al contrario, l’identificazione è il risultato della disposizione a essere incluso, a con-fondersi, del senso di una comunanza o di un’affinità con altri per effetto della quale l’individuo percepisce di essere assimilato in un’entità più vasta, che lo esorta «a usare come parlante il ‘noi’ in luogo di ‘io’» (ibidem: 169). Questi due processi – lo si è detto – sono interrelati, reciprocamente funzionali, e dunque non si dà individuazione senza identificazione e viceversa. L’identità, in altre parole, si presenta come il risultato di un continuo e mutuo rinvio fra differenza (individuazione) e uguaglianza (identificazione).

[... segue nel testo ...]

Presentato dal Dipartimento di Scienze della Comunicazione.

https://doi.org/10.14276/2464-9333.206
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