Identità e trasformazione di identità: la maternità

Abstract

Da sempre la maternità è stata considerata un evento naturale da ascriversi al destino femminile; se la collochiamo tra i comportamenti naturali rischiamo di non cogliere il senso profondo della sua essenza e ne appiattiamo la sua molteplicità storica ed antropologica. D’altra parte, se le attribuiamo una esclusiva valenza sociale, rinneghiamo il suo radicamento corporeo e inconscio. La donna è stata sempre ritenuta la depositaria dell’amore materno; questo affetto incondizionato presuppone l’annullamento del sé in funzione del figlio e, l’abbandono di qualsiasi aspetto individualista che non sia in armonia con le cure del proprio bambino. Tale concezione, tuttavia, se trascura il contesto culturale, i vissuti e la fragilità connessi alla trasformazione psichica della donna, durante la gravidanza, perde di vista tutta la complessità della situazione.

[Segue nel testo ...]

* Presentato da Dipartimento di Psicologia e del Territorio.

https://doi.org/10.14276/2464-9333.179
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