Abstract
Kohl fu interprete di un’aspirazione legittima del popolo tedesco; Andreotti si fece portatore di diffuse preoccupazioni e, realizzato che il processo dell’unificazione tedesca era irreversibile, si impegnò per gestirlo nel quadro della integrazione europea e nel rapporto con l’Unione Sovietica. Gli errori culturali dell’Occidente. La mancanza di generosità verso Gorbaciov. L’idea di raggiungere la sicurezza in Europa grazie all’allargamento della NATO. La Cina non è una minaccia.

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