Abstract
L’individuazione della “prevalenza” nelle attività connesse rappresenta uno dei punti problematici nella disciplina civilistica e fiscale dell’impresa agraria. Nel campo fiscale, e in particolare ai fini Irpef, l’approccio utilizzato dalla prassi amministrativa e dalla giurisprudenza è di tipo quantitativo e, a seconda delle tipologie di attività, si utilizzano come unità di misura della prevalenza i volumi o il valore/costo dei prodotti utilizzati, oppure i ricavi realizzati nello svolgimento dell’attività connessa. Tuttavia, se si considera che le attività connesse rappresentano in molti casi un elemento di modernizzazione ed evoluzione dell’attività agricola, sarebbe opportuno considerare elementi ulteriori, di tipo qualitativo, nel giudizio di prevalenza.
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