Abstract
Il saggio esamina la fase politica che chiude gli “anni di piombo” in Marocco, 43 anni di repressione e violenza di stato praticate sin dalla fondazione della monarchia (1956-1999) e si fonda su documenti ufficiali prodotti della Istanza Equità e Riconciliazione (IER), istituita in Marocco nel 2004, in dialogo con la storiografia più recente, la memorialistica dei testimoni, il dibattito pubblico marocchino che ha accompagnato questa esperienza di transitional justice, le voci di partiti, associazioni, esuli politici (attivi soprattutto in Francia), e i contributi più significativi dalla stampa marocchina e francese di quegli anni. Attraverso il tema della giustizia di transizione si toccano alcuni dei nodi più problematici della sfida fra autoritarismi e istanze democratiche nel Mediterraneo contemporaneo: la violenza politica e la tutela dei diritti umani, il funzionamento del sistema politico e delle garanzie costituzionali, la questione del pluralismo, le rivendicazioni politiche e sociali e la qualità democratica delle relazioni internazionali nella regione. Ne emerge la storia politica di forze di opposizione ai regimi autoritari lungo il Novecento arabo (ancora troppo poco nota ed esplorata, anche in storiografia). Quello del Marocco è il primo processo di giustizia di transizione portato a compimento nell’intera area del Mediterraneo – non solo araba – e il caso riveste, anche per questo, un particolare interesse storiografico e politologico.
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