I partiti politici come «scuole della vita statale»
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Parole chiave

Antonio Gramsci
partiti politici
egemonia
teoria democratica
Quaderni del carcere
organizzazione politica

Come citare

Azzolini, G. (2025). I partiti politici come «scuole della vita statale». International Gramsci Journal, 6(1). https://doi.org/10.14276/igj.v6i1.4913
Received 2025-01-16
Accepted 2025-05-22
Published 2025-06-30

Abstract

Gramsci ha ridefinito il concetto di partito ampliandone la portata semantica, storicizzandone la nascita e identificandone le funzioni essenziali. Egli sosteneva che i partiti sono meccanismi cruciali per guidare ed educare la società, promuovendo obiettivi collettivi e universali e superando i ristretti interessi di gruppo. Gramsci ha sottolineato l’interazione tra partiti politici e Stato, considerando i primi sia come strutture statali embrionali, sia come strumenti per la formazione del consenso sociale. Inoltre, ha analizzato i rischi di burocratizzazione e di elitarismo all’interno delle organizzazioni di partito, soprattutto nei regimi autoritari. Esaminando i contesti storici e sociopolitici dell’Italia e dell’Europa, Gramsci ha illustrato come i partiti abbiano influenzato i sistemi politici moderni e le trasformazioni sociali. Le sue intuizioni sottolineano il duplice ruolo dei partiti nel guidare la partecipazione politica e nel mantenere l’ordine politico. Questa ricerca evidenzia l’importanza di Gramsci per la comprensione delle dinamiche dell'organizzazione politica e della teoria democratica.

https://doi.org/10.14276/igj.v6i1.4913
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