Abstract
Gramsci e un bilancio (preventivo) dell’esperienza rivoluzionaria a Torino. Il resoconto gramsciano sul movimento consiliare torinese del 1919-20 – di seguito pubblicato per la prima volta nella sua originale versione italiana – può, a buon diritto, individuare una fase di passaggio nella biografia (intellettuale) del giovane sardo. In particolare, quattro elementi di lettura consentono di inquadrare la rilevanza di questo processo: il bilancio sulla rivoluzione italiana e sui possibili sviluppi; la rivalutazione del ruolo del Partito all’interno di una sistematica dottrina degli istituti proletari; il collegamento teorico-pratico con i vertici dell’Internazionale Comunista; la specificazione della propria posizione dentro il massimalismo e, infine, fuori da esso anche alla luce della ripubblicazione dell’articolo, sull’«Ordine Nuovo» quotidiano, nel marzo 1921.

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