Abstract
La “filosofia della prassi” di Gramsci prende le mosse dal senso comune, dal folklore e dalla religione per comprendere le diverse dimensioni gnoseologiche (cioè tutto ciò che non è direttamente legato all’esistenza istintiva e non riflessiva). Lo studio delle occorrenze del termine “ideologia” nei Quaderni del carcere mostra che il rapporto tra “concezione del mondo” e “filosofia” è uno degli aspetti più originali del pensiero di Gramsci rispetto alla tradizione marxista. Inoltre, il concetto gramsciano di ideologia ci aiuta a ripensare il legame tra teoria e pratica in una prospettiva filosofica.

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