Concorso tra indennizzo e risarcimento del danno negli infortuni in itinere: criteri per una ragionevole determinazione della pretesa risarcitoria del lavoratore e della rivalsa da parte dell’INAIL

Abstract

Nell’ambito della più ampia tematica degli infortuni in itinere, il lavoro affronta il problema del concorso fra indennizzo e risarcimento del danno, con particolare riferimento alla determinazione degli esatti confini sia della pretesa del lavoratore infortunato, sia della rivalsa legittimamente esercitabile da parte dell’assicuratore sociale, specificamente incentrata sull’azione contro il terzo responsabile di cui agli artt. 1916 cod. civ. e (più propriamente) 142 del codice delle assicurazioni private. Muovendo da un percorso ermeneutico orientato ai principi di integrale riparazione del pregiudizio effettivamente sofferto, di unitarietà del danno risarcibile e di centralità dell’interesse leso, il saggio tende anzi tutto a dimostrare l’irragionevolezza degli effetti della tesi dominante, che procede alla determinazione del danno differenziale e della rivalsa dell’INAIL secondo il criterio della scomposizione e del raffronto qualitativo fra diverse componenti di danno. Esso propone, in alternativa, l’adozione di un criterio squisitamente quantitativo, basato sul calcolo per differenza fra il quantum di risarcimento liquidabile secondo i criteri risarcitori civilistici ed il quantum anticipatamente erogato mediante indennizzo INAIL, sia ai fini della determinazione del danno differenziale, cui ha diritto il lavoratore, sia della rivalsa da parte dell’INAIL, più propriamente qualificata in termini di azione di regresso, anziché surrogatoria

As part of the broader issue of commuting accidents, the assay addresses the problem of competition between indemnity and refund, with particular reference to the determination of the exact boundaries of both the injured worker claim, both of demand legitimately exercised on the part of social insurance, specifically focused on the action against the third party under articles 1916 Civil Code and (more appropriately) 142 of the Code of Private Insurance.Moving from a hermeneutical program devoted to the principles of full compensation for the damage actually suffered, of the unity of damages and centrality of violated right, the essay tends first of all to demonstrate the unreasonableness of the effects of the dominant thesis, which must be determined give differential and INAIL compensation according to the stage of decomposition and qualitative comparison between different components of damage.
It proposes, as an alternative, the adoption of a purely quantitative criterion based on the calculation for the difference between the quantum liquidated damages according to statutory criteria and the indemnity advance paid by INAIL indemnity, both for the purposes of determining differential damage – that is for the the employee – and of the demand advanced by the INAIL, more properly qualified in terms of recourse, instead of subrogation.

https://doi.org/10.14276/2531-4289.635
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