Abstract
Il saggio affronta il tema della traslazione dalla persona fisica all’ente dello statuto della responsabilità nelle catene di appalti. Traendo le mosse dalla considerazione della complessità insita nella frammentazione della produzione e nella coesistenza di diversi enti con qualifica datoriale, si propone una modulazione dei doveri caratteristici della società committente in base alla summa divisio tra appalti “internalizzati” ed “esternalizzati” attribuendo rilievo centrale al ruolo dei modelli di organizzazione e gestione del rischio i quali, in una materia complessa come questa, possono consentire di spostare il baricentro dalla realizzazione dell’evento alla prevenzione e all’organizzazione della sicurezza nel rispetto del principio di colpevolezza organizzativa e della conseguente limitazione dei doveri di vigilanza dell’ente agli effetti del diritto penale del lavoro.

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