Abstract
Il contributo analizza l’art. 2087 c.c. come fondamento della responsabilità penale datoriale per omesso impedimento dell’infortunio sul lavoro evidenziandone le criticità rispetto al principio di legalità e al principio di colpevolezza. L’intento è di approfondire, in particolare, il ruolo della norma come fondamento dell’obbligo giuridico di impedire eventi lesivi e, al contempo, come indice della colpa datoriale. Particolare attenzione è dedicata all’impatto dell’intelligenza artificiale (IA) sulle dinamiche organizzative e sui poteri impeditivi del datore di lavoro, nelle sue evidenti implicazioni in ordine all’accertamento del nesso eziologico e alla prevedibilità degli eventi lesivi. Si pone in luce la necessità di predisporre regole cautelari specifiche e protocolli preventivi al fine di evitare una dilatazione della responsabilità penale, specialmente nei casi di sistemi di IA autonomi: l’approccio suggerito contempla – in conformità a quanto previsto nell’IA Act – il “controllo umano significativo” per garantire un’adeguata supervisione delle macchine intelligenti e, dunque, per delineare con certezza i confini della responsabilità datoriale.
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