Abstract
Il saggio considera lo scenario di una evoluzione dei modelli di tutela della salute nei luoghi di lavoro immaginando che, parallelamente all’adempimento delle misure di prevenzione obbligatorie (art. 2087 c.c.; d.lgs. n. 81/2008), le imprese investano per trasformare i programmi volontari di promozione della salute (art. 25, comma 1, lettera a), del d.lgs. n. 81/2008) in vere e proprie misure sussidiarie di prevenzione dei rischi per la salute (non occupazionale) della persona che lavora. Illustrato come queste iniziative di prevenzione sussidiaria (volontariamente attivate e fruite nei luoghi di lavoro) possano, allo stesso tempo, assecondare le aspettative di longevità dei lavoratori (più efficacemente grazie alla evoluzione delle tecniche di medicina preventiva di precisione), sostenere il sistema sanitario pubblico, e anche rafforzare l’effettività degli strumenti di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, lo studio si concentra sulla individuazione di alcune linee di ricerca giuslavoristica funzionali allo sviluppo di questo tipo di progettualità in un contesto di sostenibilità per le persone e per le imprese.
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