Abstract
Il saggio analizza il meccanismo della condizionalità sociale, introdotto dalla PAC 2023-2027, che prevede una decurtazione dei finanziamenti europei, erogati a favore degli operatori economici dell’agricoltura, qualora questi non rispettino alcune norme inderogabili di legge, tra cui quelle riguardanti la salute e la sicurezza dei lavoratori.
Nello specifico, si intende verificare se l’istituto sia in grado di rafforzare la posizione di garanzia del datore di lavoro agricolo: se già la condizionalità sociale, come introdotta dal legislatore europeo, presenta alcune criticità, ben più consistenti appaiono quelle del decreto di recepimento, che non sembra particolarmente ossequioso delle prescrizioni unionali
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