Abstract
Lo scritto è dedicato all’analisi dei possibili effetti della recente revisione costituzionale in materia ambientale con riferimento alle tematiche della sicurezza dell’ambiente di lavoro e nell’ambiente esterno. L’Autore, dopo aver illustrato l’importanza della riforma in parola sotto il profilo culturale, ne esamina il prevedibile impatto nei confronti dell’attività del legislatore e dei giudici comuni. Ne esce l’immagine di una riforma timida sul piano letterale e che si limita, peraltro, a recepire approdi ermeneutici già da tempo consolidati. Essa, pertanto, non appare destinata a sortire conseguenze significative sul modo di intendere e quindi di applicare le tutele previste dalla legislazione vigente nelle materie oggetto d’indagine.
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