Abstract
Il saggio prende in considerazione le procedure definitorie delle contravvenzioni in materia antinfortunistica e il rito che si celebra nei confronti degli enti, al fine di evidenziare come entrambi i modelli prevedano benefici per l’accusato che adotti azioni di resipiscenza post factum. Una volta enunciate le similitudini e le differenze tra i due settori oggetto di indagine, l’Autore si interroga sulla operatività, anche nel processo penale che si celebra nei confronti delle persone giuridiche, di un congegno riparatorio ad efficacia estintiva.
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