Abstract
Ugo Spirito sviluppò un percorso filosofico che lo portò dal positivismo giovanile all’attualismo gentiliano, per poi distaccarsene elaborando il proprio “problematicismo”. Il suo pensiero sulla religione è segnato dalla ricerca incessante dell’Assoluto, senza appagarsi in una delle religioni positive, le quali a suo avviso in un certo senso riducono il mistero religioso a mera cornice. Il mistero vero, per Spirito, è quello di fronte a cui si trova lo scienziato che non sa nulla di Dio, dell’Assoluto. A suo avviso, dunque, non c’è anima più religiosa dello scienziato che sa sollevarsi alla ricerca pura e disinteressata, sulla strada di una teologia negativa che è veramente la teologia della trascendenza.
Parole chiave: Ugo Spirito, problematicismo, teologia negativa, mistero, scienza e religione
Ugo Spirito developed a philosophical path that took him from youthful positivism to G. Gentile’s actualism, only to then distance himself from it by elaborating his own “problematicism.” His thoughts on religion are marked by an incessant search for the Absolute, without being satisfied with any of the positive religions, which he believes, in a certain sense, reduce the religious mystery to mere framing. The true mystery, for Spirito, is the one faced by the scientist who knows nothing of God or the Absolute. In his view, therefore, there is no soul more religious than the scientist who can rise to the pure and disinterested search, on the path of a negative theology that is truly the theology of transcendence.
Keywords: Ugo Spirito, problematicism, negative theology, mystery, science and religion

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