Abstract
Il pensiero di Clemente Rebora attraversò un percorso spirituale che portò dall’idealismo risorgimentale al cattolicesimo. Dopo un periodo di ricerca interiore, segnato dall’esperienza della guerra e da un forte interesse per la filosofia orientale e il mazzinianesimo, egli giunse alla fede cristiana in modo definitivo nel 1928. Divenuto sacerdote nell’Istituto della Carità fondato da A. Rosmini, Rebora sviluppò un pensiero filosofico-religioso che si accompagnò a una poesia come strumento di testimonianza mistica, caratterizzata dalla centralità della Croce e dall’annichilimento del sé per accogliere la volontà divina. Le sue opere riflettono la tensione tra il tormento interiore e l’aspirazione alla santità, culminando nei Canti dell’infermità, in cui il dolore fisico diventa mezzo di comunione con Cristo.
Parole chiave: Clemente Rebora, poesia mistica, ascetica, rosminianesimo, sofferenza e fede
The thought of Clemente Rebora underwent a spiritual journey that led from Risorgimento idealism to Catholicism. After a period of inner searching, marked by the experience of war and a strong interest in Eastern philosophy and Mazzinianism, he arrived at Christian faith definitively in 1928. Having become a priest in the Institute of Charity founded by A. Rosmini, Rebora developed a philosophical-religious thought that was accompanied by poetry as a tool for mystical testimony, characterized by the centrality of the Cross and the annihilation of the self to embrace divine will. His works reflect the tension between inner turmoil and the aspiration to holiness, culminating in the “Canti dell’infermità,” where physical pain becomes a means of communion with Christ. Keywords: Clemente Rebora, mystical poetry, asceticism, Rosminianism, suffering, and faith.
Keywords: Clemente Rebora, mystical poetry, asceticism, Rosminianism, suffering and faith

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