Abstract
Il pluralismo di John Hick è uno dei contributi più dibattuti nel campo della filosofia della religione; esso propone una originale prospettiva filosofica che si prefigge l’alto compito di fondare un incontro autentico tra le tradizioni religiose, ponendosi come terza via tra la posizione esclusivista e l’inclusivismo. Questo paper intende mostrare un aspetto problematico che riguarda il rapporto tra soteriologia e ineffabilità della Realtà Ultima presente nel pluralismo di Hick, non prima di averne fornito una breve introduzione. La presenza di una molteplicità di percorsi soteriologici riscontrabili nelle grandi tradizioni mondiali viene ricondotta ad unità grazie al riferimento alla Realtà Ultima, la quale rappresenta la condizione di possibilità di ogni esperienza religiosa e il centro unico verso cui tendono tutti i differenti cammini salvifici; tuttavia la natura ineffabile di questa stessa Realtà rischia di vanificare i processi soteriologici in questione, proprio in quanto fondati su e diretti verso un’Ulteriorità inconoscibile e transcategoriale, che si trova in una dimensione onto-etica totalmente altra rispetto alle esperienze religiose umane.
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