Abstract
La vela come mezzo per entrare in stretto contatto con la natura e misurarsi con gli altri, vela come stile di vita, vela come strumento di solidarietà, vela come percorso di riabilitazione.
Nell’Europa del Nord aiutare chi è meno fortunato navigando è una pratica diffusa da anni e ultimamente anche in Italia la vela ha preso piede tramite associazioni che hanno adottato la navigazione tra i loro mezzi terapeutici.
Molto si è detto sull’importanza del luogo dove avviene la riabilitazione, lo spazio di cura costituisce il parametro centrale all’interno del quale si svolge la relazione terapeutica, il setting della riabilitazione è sempre più visto in modo fluido, spesso non codificato, con l’obiettivo di restituire autonomia ed identità e di funzionamento mentale. Gli interventi riabilitativi si inseriscono in questa dinamica ampliandone la dimensione spazio-temporale e quella relazionale, inserendo il paziente in un progetto riabilitativo gli si offre una risposta specifica al suo disagio con lo scopo di ridurre le conseguenze psicologiche e sociali della sua malattia.
Questo avviene attraverso molteplici ambienti terapeutici tra cui l’andare in barca a vela.
[Segue nel testo ...]
* Presentato dal Dipartimento di Psicologia e del Territorio.