Codice Etico

CODICE ETICO

 

La rivista Cultura giuridica e diritto vivente (di seguito, Rivista), promuove la diffusione e lo sviluppo della scienza giuridica, colta sia nella sua dimensione storica, quale patrimonio della cultura giuridica, europea e non solo, sia nel suo processo di crescita, attraverso la prassi dei tribunali e l’attività ermeneutica. Tale progetto ampio permette alla Rivista di confrontarsi in ambito internazionale, favorendo la libera attività di ricerca e la sua massima circolazione, garantita dall’agile piattaforma open access. I principi di seguito illustrati si ispirano agli standards indicati da COPE previsti nel Code of Conduct and Best Practice Guidelines for journal Editors.

La Rivista, in aderenza alle indicazioni Anvur, è dotata di un codice DOI per l’identificazione degli articoli in essa contenuti. Si caratterizza per la pubblicazione di un volume all’anno, contrassegnato da un numero progressivo.

Si avvale della collaborazione di un variegato Consiglio di studiosi, di ambito nazionale ed internazionale, coerentemente alla sua vocazione internazionalistica ed aperta ad ogni percorso culturale, senza alcuna pratica discriminatoria, né per sesso, né per razza, né per orientamento politico e religioso, né per contenuti scientifici.

La Rivista favorisce la crescita culturale dei giovani studiosi e il dialogo tra essi e le rispettive comunità scientifiche di riferimento.

Seguendo le disposizioni stabilite dall’Anvur, la Rivista pubblica gli articoli previa revisione (double-blind peer review) per la sezione Saggi e per la sezione Note e commenti, ricorrendo a studiosi individuati pubblicamente dalla Direzione come Referees; tuttavia, ove si ritenga necessario, si riserva di avvalersi di ulteriori studiosi selezionati, anche in ambito internazionale, in relazione alle proprie competenze specifiche. Per la pubblicazione nella sezione Materiali non è richiesto alcun referaggio esterno, ritenendosi sufficiente, vista la tipologia di materiale coinvolto, una semplice valutazione di ‘pubblicabilità’ da parte della Redazione.

La Direzione e gli organi della Rivista sono tenuti a rispettare il dovere di riservatezza. E’ fatto loro espresso divieto di utilizzare, per qualsivoglia finalità, il contenuto degli articoli sottoposti alla pubblicazione.

Analoghi doveri sono imposti ai Referees, sui quali grava, inoltre, il dovere di rispettare la tempistica fissata in ragione delle esigenze della Rivista. In caso di conflitto di interesse, il Referee ha l’obbligo di riferirlo alla Redazione, astenendosi dalla valutazione.

Gli autori possono prendere visione delle regole editoriali accedendo alla pagina ‘Per gli autori’.